Venerdì 8 e Sabato 9 Marzo ore 21
Domenica 10 Marzo ore 17.30
FLORIAN ESPACE
Il Florian Metateatro presenta per TEATRO D’AUTORE e altri linguaggi / Assolononsolo
Florian Metateatro-Centro di Produzione Teatrale in
TRUMAN CAPOTE Questa cosa chiamata amore
in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana
ANTEPRIMA
Di Massimo Sgorbani con Gianluca Ferrato, scene Massimo Troncanetti, costumi Elena Bianchini Impianto e regia Emanuele Gamba
Truman Capote questa cosa chiamata amore è uno spettacolo da e su uno dei più grandi scrittori americani del '900, in uno spazio teatrale mutevole e leggero, una pelle prismatica di camaleonte pronto alla trasformazione, com'era la lucentezza della prosa dell'autore di A sangue freddo, di cui quest'anno ricorrono i 50 anni dalla prima pubblicazione. "Tutta la letteratura è pettegolezzo". Così Truman Capote liquidava con una delle sue abituali provocazioni anti- letterarie qualsiasi visione sacrale dell'arte e dell'artista. 'Pettegolezzo' inteso come svelamento di ciò̀ che non si sa, indagine sui lati oscuri dell'America, in modo leggero e profondo, snob e vivace come un vodka martini. È il Capote più irriverente, infatti, quello che emerge da questa pièce: un dandy, un esibizionista, un personaggio pubblico prima ancora che un grande scrittore, l'anticonformista per eccellenza, che può permettersi di parlare con la stessa dissacrante arguzia di Hollywood e della società̀ letteraria newyorkese, di Jackie Kennedy e Marilyn Monroe, di Hemingway e Tennessee Williams, senza mai risparmiare se stesso, i suoi vizi, le sue manie, i suoi successi e fallimenti. Un autore il cui stile, decadente, ironico e iconoclasta ha segnato la letteratura degli Stati Uniti.
INGRESSO € 10 RIDOTTO € 8 RIDOTTO SPECIALE € 7 (per scuole di teatro, danza, musica convenzionate)
INFO Tel. 085/4224087 - mobile 393/9350933
ACQUISTO E PRENOTAZIONE BIGLIETTI:
Oltre all'acquisto diretto in botteghino è possibile prenotare per gli spettacoli dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.00 telefonicamente ai numeri 085/4224087 e 393/9350933 oppure via e-mail all'indirizzo organizzazione@florianteatro.it. Il sabato e la domenica è possibile prenotare, quando c'è spettacolo, solo al numero 393/9350933 a partire da due ore prima dell'inizio. Il botteghino apre un'ora prima dello spettacolo.
Domenica 17 Febbraio ore 17.30
Florian Metateatro
presenta
al Florian Espace
Per TEATRO D'AUTORE e altri linguaggi/ Miti Shakespeariani
Teatro del Lemming
GIULIETTA E ROMEO Lettere dal mondo liquido
Regia Massimo Munaro, Chiara Elisa Rossini
con Chiara Elisa Rossini, Diana Ferrantini, Alessio Papa, Katia Raguso, Alessandro Sanmartin, Maria Grazia Bardascino, Fiorella Tommasini, musica Massimo Munaro
Interrogare Giulietta e Romeo vuol dire interrogare le nostre vite ed il nostro fragile tempo presente. Ed il nostro tempo presente è proprio il mondo liquido di cui parla Zygmunt Bauman, una società sotto assedio in cui tutto sembra precario, provvisorio, mutabile, senza certezze e senza rassicurazioni, dove tutto scorre veloce, su un unico binario, quello della mercificazione. Dove si colloca allora il mito di Giulietta e Romeo in questa società in cui, per restare a Bauman, anche l’amore ha perso la sua forza titanica, mitologica, ed è divenuto liquido, precario come tutte le cose del mondo? Chi sono Giulietta e Romeo per noi? Questi due giovani sono davvero così inevitabilmente lontani dalle nostre vite? C’è qualcosa o qualcuno per cui saremmo disposti a sacrificare tutto? Che cosa saremmo disposti a fare per vivere il nostro amore?
INGRESSO € 10 RIDOTTO € 8 RIDOTTO SPECIALE € 7 (per scuole di teatro, danza, musica convenzionate)
ACQUISTO E PRENOTAZIONE BIGLIETTI:
Oltre all'acquisto diretto in botteghino è possibile prenotare per gli spettacoli dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.00 telefonicamente ai numeri 085/4224087 e 393/9350933 oppure via e-mail all'indirizzo organizzazione@florianteatro.it. Il sabato e la domenica è possibile prenotare, quando c'è spettacolo, solo al numero 393/9350933 a partire da due ore prima dell'inizio. Il botteghino apre un'ora prima dello spettacolo.
Domenica 10 Febbraio ore 17.30
Florian Espace
Per TEATRO D'AUTORE e altri linguaggi / L’Europa è qui
Florian Metateatro/ Frattaroli-Mazzi-Pascale
AGAMEMNON
di Ghiannis Ritsos
uno spettacolo di Enrico Frattaroli
ANTEPRIMA
con Franco Mazzi e Mariateresa Pascale, Patrizia Polia, Diego Procoli
Musiche da Bird, Karaindrou, Kkoshi, Ligeti
… Chi applaudono? Che cosa acclamano?
Agamennone torna acclamato eroe dalla guerra di Troia, ma rifiuta le ovazioni, l’eroismo, il bottino, la condivisione del suo stesso letto con Clitennestra. Svuota di senso i dieci anni di guerra, di cui evoca eventi e momenti, riconducendo e riducendo la figura mitica all’uomo reale.
Vuole solo un bagno caldo, molto caldo: in realtà, la trappola che la moglie ed Egisto gli hanno teso per ucciderlo, come Cassandra, inascoltata, predice.
L’impianto scenico è costituito da una cuspide formata da libri gualciti posti su leggii e schierati in due file divergenti dal proscenio al fondo. I libri gualciti sono costituiti da fogli opalescenti e fogli neri sulle cui pagine sono stampati/arsi, in greco, i segmenti di testo di cui ogni libro-leggio-scultura costituisce una stazione.
Su un fondale nero, la forma vuota e trasparente, opalescente od opaca della maschera di morte di Agamennone si declina in immagini attinenti a quanto Agamennone ricorda, descrive, significa per comporsi e scomporsi, apparire e svanire, variare di sostanza e colore fino a raggiungere il suo stato finale di lucente maschera d’oro.
… l’acqua si fredderà, si sarà freddata.
INGRESSO € 10 RIDOTTO € 8 RIDOTTO SPECIALE € 7 (per scuole di teatro, danza, musica convenzionate)
INFO Tel. 085/4224087 - mobile 393/9350933
GIOVEDI' 24 GENNAIO ore 21
Florian Metateatro
presenta
per Teatro d'autore e altri linguaggi/ Teatro di narrazione
al FLORIAN ESPACE
Casa degli Alfieri
"DEL CORAGGIO SILENZIOSO"
di e con MARCO BALIANI
collaborazione alla drammaturgia Ilenia Carrone, musiche eseguite al pianoforte da Fabio D’Onofrio, produzione Comune di Bergamo – Teatro Donizetti – Casa degli Alfieri
Di solito si associa alla parola “coraggio” un’azione eclatante, dettata da un’urgenza impellente, un’azione che sfida la morte e se ne appropria, mostrando una luminosa presenza dell’umano. È il coraggio “numinoso”, visibile, mostrato, che accade in condizioni estreme, e che diviene poi epos, racconto, esempio. Ma c’è un altro tipo di coraggio, silenzioso e non appariscente, ed è di questa declinazione della parola Coraggio che questo spettacolo vuole dire.
Il coraggio silenzioso agisce nell’essere umano quasi inaspettatamente, non presuppone una tempra guerriera, non si staglia sulla scena per mostrarsi nella luce, non si aspetta ricompensa, neppure quella, postuma, del racconto esaltante. Questo coraggio agisce in forma sottomessa, agisce anch’esso per un’urgenza ineludibile, ma non pretende riconoscenza, non attende un ringraziamento, colui o colei che lo attuano lo fanno per necessità, una necessità che ha a che fare con la profondità dell’umano che è in noi, a cui è perfino difficile dare una spiegazione. Parole come compassione, solidarietà, altruismo, amore, carità, bontà, cercano di circoscrivere il mistero umano di quell’atto ma più che altro ne delimitano solo il valore empatico, perché non ci sono parole che spiegano come quell’impulso ad agire, nonostante tutto, avvenga in individui che di colpo “sentono” di dover compiere un gesto per loro improvvisamente “necessario”. Antigone che, nonostante il divieto della legge di Creonte, va a seppellire il corpo del fratello, pagando con la morte questa trasgressione, è l’esempio archetipico di questa forma di coraggio. “Ci sono leggi non scritte, inviolabili, che esistono da sempre, e nessuno sa dove attinsero splendore”. È questo splendore di cui parla Antigone quello che vado cercando in questo spettacolo, quel nocciolo luminoso che trasforma un’esistenza intera in un atto esemplare, ma silenzioso, luminoso ma vissuto nell’ombra, nel pudore, nella pura necessità del dover agire. Andrò alla ricerca di cinque narrazioni, cinque situazioni estreme, ove far illuminare cinque esistenze, che, grazie al racconto, divengono, in quel luogo effimero e potente che è la scena teatrale, cinque testimonianze di taciturno coraggio. Ad accompagnare e guidare le narrazioni ci saranno cinque componimenti musicali, scritti appositamente da Mauro Montalbetti ed eseguiti dal vivo dal Trio Hegel. Una struttura drammaturgica semplice, parole e musica che si intrecciano, all’interno di un luogo sacro, per restituire la semplicità scandalosa di quegli umani atti di coraggio silenzioso. Marco Baliani
INGRESSO € 12 RIDOTTO € 10 RIDOTTO SPECIALE € 9 (per scuole di teatro, danza, musica convenzionate)
INFO Tel. 085/4224087 - mobile 393/9350933
ACQUISTO E PRENOTAZIONE BIGLIETTI:
Oltre all'acquisto diretto in botteghino è possibile prenotare per gli spettacoli dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.00 telefonicamente ai numeri 085/4224087 e 393/9350933 oppure via e-mail all'indirizzo organizzazione@florianteatro.it. Il sabato e la domenica è possibile prenotare, quando c'è spettacolo, solo al numero 393/9350933 a partire da due ore prima dell'inizio. Il botteghino apre un'ora prima dello spettacolo.
SABATO 19 GENNAIO ore 21
DOMENICA 20 GENNAIO ore 17,30
Florian Metateatro
presenta
per Teatro d'autore e altri linguaggi/ La storia si fa teatro
al Florian Espace
Teatro dei Borgia
CABARET SACCO E VANZETTI
da Michele Santeramo
ideazione e regia Giampero Borgia
con Raffaele Braia e Valerio Tambone
Lo spettacolo narra il mito di due umili, due ultimi, due migranti, entrati nella storia come eroi moderni: condannati alla sedia elettrica per un crimine che non avevano commesso, in un processo politico paradigmatico, lottano fino a divenire simbolo universale delle battaglie per i diritti di uguaglianza e giustizia. Due uomini soli, due sognatori, innamorati come tutti della vita, con le loro speranze, la loro riservatezza, la loro quotidianità, il loro rapporto, che muterà nei tanti anni assieme fino a diventare una grande amicizia.
Cabaret Sacco & Vanzetti è il secondo spettacolo di un ciclo con il quale si inaugura un genere teatrale che ha tre fondamentali radici: una è la commedia brillante, il teatro di avanspettacolo, di cui nei passati decenni l'Italia è stata una originalissima fucina; la seconda è il teatro brechtiano; la terza e più decisiva, la storia. Sono lavori che coniugano musica e prosa, poesia e biopic, dramma didattico e musical, azione e narrazione.
I cabaret si muovono con grande agio tra un genere e l'altro, creando una miscela che diverte e fa riflettere, istruisce e sorprende, nel tentativo grandioso e impossibile che il teatro ha sempre sentito come suo specifico: cambiare se non il corso, almeno la lettura della storia.
Dopo gli spettacoli incontro con Giampiero Borgia e la compagnia: Sabato con la partecipazione di Germano D’Aurelio Nduccio, appassionato di storia dell'anarchismo italiano e Domenica con la partecipazione di Giovanni Di Iacovo, Assessore alla Cultura del Comune di Pescara.
INGRESSO € 10 RIDOTTO € 8 RIDOTTO SPECIALE € 7 (per scuole di teatro, danza, musica convenzionate)
INFO Tel. 085/4224087 - mobile 393/9350933
ACQUISTO E PRENOTAZIONE BIGLIETTI:
Oltre all'acquisto diretto in botteghino è possibile prenotare per gli spettacoli dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.00 telefonicamente ai numeri 085/4224087 e 393/9350933 oppure via e-mail all'indirizzo organizzazione@florianteatro.it. Il sabato e la domenica è possibile prenotare, quando c'è spettacolo, solo al numero 393/9350933 a partire da due ore prima dell'inizio. Il botteghino apre un'ora prima dello spettacolo.
Sabato 12 GENNAIO ore 21
TEATRO D’AUTORE e altri linguaggi/teatro di narrazione
in collaborazione con
Florian-OIKOS Residenza per Artisti
presenta
al Florian Espace
Roberto Anglisani
in
GIOBBE
storia di un uomo semplice
Spettacolo vincitore dei “Teatri del sacro” 2017
adattamento di Francesco Niccolini, dal romanzo di Joseph Roth, consulenza letteraria e storica Jacopo Manna, con Roberto Anglisani, regia di Francesco Niccolini
“Più di cento anni fa, in Russia, al confine con la Polonia, in un villaggio così piccolo che non è riportato su nessuna mappa, viveva un maestro. Si chiamava Mendel Singer. Era un uomo insignificante. Era devoto al Signore. Insegnava la Bibbia ai bambini, come prima di lui aveva fatto suo padre. Insegnava con molto passione e poco successo. Uno stupido maestro di stupidi bambini: così pensava di lui sua moglie Deborah».
Così inizia questo racconto, che attraversa trent'anni di vita della famiglia di Mendel Singer, di sua moglie Deborah e dei suoi quattro figli. Ma attraversa anche la storia del primo Novecento, dalla Russia all'America, dalla guerra russo giapponese alla prima guerra mondiale e oltre. Ma soprattutto attraversa il cuore di Mendel, lo stupido maestro di stupidi bambini, devoto al Signore, e dal Signore – crede lui – abbandonato.
Roberto Anglisani dà voce a tutti i pensieri dei protagonisti, alle paure, alle speranze e alla disperazione, alle preghiere e alle rivolte. Come dice Skowronnek, grande amico di Mendel Singer, «Noi siamo dentro il disegno, e il disegno ci sfugge», per questo Mendel – e tutti gli altri – fanno tanta fatica: la vita è un mistero, la fede un rifugio, e il dolore mette a dura prova anche l'uomo più giusto.
“Giobbe” – romanzo perfetto di Joseph Roth – diventa così un racconto teatrale tragicomico proprio come la vita, dove si ride e si piange, si prega e si balla, si parte, si arriva e si ritorna, si muore in guerra e si rinasce. Senza giudizio, senza spiegazioni: ma, attraverso lo sguardo mite e sereno di un narratore misterioso e onnisciente, ricchi di compassione e accompagnati da un sorriso, lieve, dolcissimo, che spinge tutti i protagonisti di questa storia, lunga quanto una vita, e forse anche un po' di più”. F. Niccolini
INGRESSO € 10 RIDOTTO € 8 RIDOTTO SPECIALE € 7 (per scuole di teatro, danza, musica convenzionate)
INFO Tel. 085/4224087 - mobile 393/9350933
ACQUISTO E PRENOTAZIONE BIGLIETTI:
Oltre all'acquisto diretto in botteghino è possibile prenotare per gli spettacoli dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.00 telefonicamente ai numeri 085/4224087 e 393/9350933 oppure via e-mail all'indirizzo organizzazione@florianteatro.it. Il sabato e la domenica è possibile prenotare, quando c'è spettacolo, solo al numero 393/9350933 a partire da due ore prima dell'inizio. Il botteghino apre un'ora prima dello spettacolo.
Domenica 16 Dicembre alle ore 17.30
Florian Espace
per Teatro d'autore e altri linguaggi
Spazio Tre (Teramo)
in
IL BIGLIETTO DELLA LOTTERIA
da John et Joe di Ágota Kristof
con Piero Assenti e Vincenzo Macedone e con Fabio Di Pietrantonio regia Silvio Araclio scene Mirko De Luca traduzione Anne Di Silvestre
Nella vita è solo questione di fortuna, altro che merito, se alcune persone sono predestinate a diventare ricche e altre a languire nella miseria e nella povertà. Due clochard, amici “per forza”, o forse no, si ritrovano ad un tavolo di un bistrot a vagheggiare di cognac, denaro e giacche, uniti nella disgrazia e poi divisi da una inattesa fortuna. In un “non luogo”, senza tempo, si consuma la storia dei due personaggi, un po’ clown e un po’ fool, molto realistici, ma anche molto “assurdi”. I due protagonisti si scambiano vite, abiti e destini perché, in fondo, nessuno dei due può rinunciare all’altro. Un sottile battibeccare, condito perfino di filosofia, ci ricorda che l’amicizia è una forma di fratellanza e come tale ha i suoi momenti di scontro, ma in ultimo ciò che conta è il legame, perché dopotutto chi trova un amico, trova un “tesoro”.
INGRESSO € 10 RIDOTTO € 8 RIDOTTO SPECIALE € 7 (per scuole di teatro, danza, musica convenzionate)
INFO Tel. 085/4224087 - mobile 393/9350933
ACQUISTO E PRENOTAZIONE BIGLIETTI:
Oltre all'acquisto diretto in botteghino è possibile prenotare per gli spettacoli dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.00 telefonicamente ai numeri 085/4224087 e 393/9350933 oppure via e-mail all'indirizzo organizzazione@florianteatro.it. Il sabato e la domenica è possibile prenotare, quando c'è spettacolo, solo al numero 393/9350933 a partire da due ore prima dell'inizio. Il botteghino apre un'ora prima dello spettacolo.
Sabato 17 Novembre alle ore 21.00 e Domenica 18 ore 17.30
Florian Espace
Per Teatro d'autore e altri linguaggi/Teatro e Letteratura
Teatro del Loto (Campobasso)
in
MOBY DICK
LA BESTIA DENTRO
tratto da Herman Melville
testo e regia Davide Sacco musiche dal vivo Giuseppe Spedino Moffa con Stefano Sabelli e Gianmarco Saurino
Naviga nei mari dell’anima e dell’inconscio questa riscrittura dell’opera di Melville di Davide Sacco. Figlio “naturale” della cultura occidentale, Achab, nella balena bianca, vede i limiti dell’uomo e si getta in un iperbolico inseguimento, con l’unica fiocina per lui possibile: la forza della ragione, del sapere, dell’Arte. Incrocia la sua sfida al mostro degli oceani, Ismaele, giovane, forte, bello, in tutto simile ad Achab, per tenacia e capacità di saper improvvisare e stare sull’onda! Così simili da essere, forse, padre e figlio! O, forse, diversi ma entrambi uniti nella forza d’affrontare il proprio mostro... dentro il mare del Sé. Interpretato da Stefano Sabelli, che con Acab chiude un cerchio di personaggi segnati da una latente follia senile e da Giammarco Saurino, talento purissimo, fra i nuovi protagonisti di tanta nuova fiction RAI.
La Compagnia del LOTO di Teatrimolisani - riconosciuta dal 2015 dal FUS, come organismo produttivo d’Innovazione – nasce come Compagnia Stabile del Libero Opificio Teatrale Occidentale, o Teatro del LOTO, che molti, fra artisti e operatori, hanno definito come “il più bel piccolo Teatro d’Italia”.
Sorto nel Borgo in pietra di Ferrazzano - alle porte di Campobasso - per volontà di Stefano Sabelli, che l’ha ideato e progettato, il LOTO è diventato in Molise l’avamposto di un Teatro d’Arte e Ricerca. Molto attiva la sua SPAS Scuola Propedeutica d’Arte Scenica, dove si sono formati molti dei migliori talenti molisani delle nuove generazioni. Una scuola certamente propedeutica alla crescita e al radicamento della stessa Compagnia del LOTO e che ha favorito la creazione di produzioni inedite e originali che hanno spesso coinvolto anche giovani autori e registi come: Riccardo Ricciardi, Azzurra De Gregorio, Davide Sacco, Ilario Grieco.
Oltre 20 i titoli già prodotti o coprodotti dalla Compagnia, con diverse regie di Stefano Sabelli, e spettacoli sempre più diffusi sia in ambito nazionale che all’estero. Fra questi, Tamburi di Guerra (originale musical percussivo, con l’ensemble Percussioni Ketoniche), seguito da un trittico shakespeariano con due produzioni itineranti, Romeo & Juliet (ambientato in una Litle Italy, anni ‘30 nell’Età del Jazz) e Sogno di una notte di mezza estate (con musiche live dei Beatles e rimandi alla swinging’ London degli anni ’60), oltre che Amleto, riscritto in una particolare versione orientale, con scene e costumi ispirati all’Ukiyo-e (mondo fluttuante). Più recenti sono Le Petit Magic Circus, sul mondo del Circo e L’Autodafé del Camminante, sulla vicenda giudiziaria che coinvolse Arturo Giovannitti, poeta e sindacalista italoamericano, fra i promotori, nel 1912, del Bread and Roses’s Strike. Uno Spettacolo che, in concomitanza con le celebrazioni del Centenario dello Sciopero più famoso d’America, nel 2012, è stato invitato negli USA per un Tour di 10 repliche.
INGRESSO € 10 RIDOTTO € 8 RIDOTTO SPECIALE € 7 (per scuole di teatro, danza, musica convenzionate)
INFO Tel. 085/4224087 - mobile 393/9350933
ACQUISTO E PRENOTAZIONE BIGLIETTI:
Oltre all'acquisto diretto in botteghino è possibile prenotare per gli spettacoli dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.00 telefonicamente ai numeri 085/4224087 e 393/9350933 oppure via e-mail all'indirizzo organizzazione@florianteatro.it. Il sabato e la domenica è possibile prenotare, quando c'è spettacolo, solo al numero 393/9350933 a partire da due ore prima dell'inizio. Il botteghino apre un'ora prima dello spettacolo.
Sabato 20 ottobre alle ore 21
Florian Espace
per Teatro d'Autore e altri linguaggi
Settimo Cielo (Roma)
in
PASQUAROSA
studio per una pittrice
premio “Il Paese delle donne & Donna e Poesia” 2014
di e con Gloria Sapio e Maurizio Repetto dai ricordi di Paolo Bertoletti, musiche Andrea Cauduro e Fabio R. Marianelli regia Alessandro Minati
“...una storia tenera e dolce… Un lavoro che ha avvinto il pubblico per la felice intuizione di far procedere la storia privata con quella italiana”. Nico Nanni – Il Gazzettino del Nord-Est
Una bambina stretta nel busto a stecche e con ai piedi scarpe infinitamente troppo grandi, lo sguardo già profondo e lontano. Questa è una delle prime immagini di Pasquarosa, modella ancora imberbe ma già icona. In quell’abito, in quell’atteggiamento l’essenza e il presagio del suo divenire: da contadina a ninfa sottile e liberty nelle sculture di Nicola d’Antino, al nudo roseo e sensuale innumerevolmente ritratto dal marito Nino Bertoletti, a pittrice dai colori incredibili buttati di getto sulla tela, protagonista vivace di tutto un Novecento romano fatto di amici che si chiamano Pirandello, Capogrossi, Carena, De Chirico, Soffici, Cecchi, Guttuso, Morante, Moravia, Tofano.
Ma per comprendere l’ascesa di Pasquarosa bisogna partire da lì, da quelle scarpe grandi che proteggevano i piedi dai sassi e dalla polvere delle sterrate Anticoli Corrado, il paese delle modelle, un paese-scrigno a una manciata di chilometri da Roma.
Tra le sue mura di pietra ancora oggi si cela un sorprendente patrimonio d’arte. Sono le scie lasciate dai tanti pittori e scultori che da lì sono passati, ritraendo la piazza, le case, le colline. E naturalmente le modelle.
La storia è quella di Nino e Pasquarosa, due giovani che si incontrano agli inizi del Novecento. Lui è pittore, lei una giovane contadina che, seguendo la tradizione delle donne del suo paese, si presta a fare la modella. Lei è bella e lui spavaldo. Si innamorano, si sposano, hanno due figli e attraversano, mano nella mano, quasi un secolo di vita. Anche lei diventa pittrice e anche molto famosa, lui è il suo pigmalione. Insieme frequentano il mondo degli intellettuali della loro epoca, sono amici di Pirandello, di Corrado Alvaro, di Guttuso, di Bontempelli. Tuttavia, quello che vediamo in scena è soprattutto una coppia che vive attraverso ciò che maggiormente appassiona entrambi: l’arte.
Pasquarosa è uno spettacolo di narrazione, un dialogo dove i personaggi spesso si rivolgono direttamente al pubblico per raccontare di sé e della loro vita ma è anche una commedia dove spuntano altri personaggi, una partitura che, non senza ironia, diventa “ritratto di famiglia in un interno”, mettendo in primo piano il sapore e il clima di un Novecento italiano, colto, sperimentale e innovativo.
Il mito delle contadine anticolane analfabete che tra l’Otto e il Novecento diventano muse, modelle dei pittori, per poi sbocciare come artiste conquistandosi un ruolo di rispetto nella vita intellettuale del Paese, in un Italia ancora lontana dal diritto al voto per le donne, ha qualcosa di stupefacente. L’incarnazione stessa di questa metamorfosi è Pasquarosa Marcelli (Articoli Corrado 1896 – Lido di Camaiore 1973) la quale trovò nel marito, il pittore Nino Bertoletti un uomo capace non solo di amarla ma di comprenderne ed esaltarne le doti artistiche, senza mai prevaricare, cosa rara data l’epoca storica. Ciò che colpisce nella loro vicenda personale è questo rapporto di complicità reciproca, così moderno perché tutto sommato paritario. Impossibile, quindi, parlare dell’una senza l’altro. Il loro sodalizio, mai svincolato dall’Arte che era una professione e una fede praticata da entrambi, percorse il secolo, attraversò due guerre e permeò tutto il loro vivere.
Gloria Sapio e Maurizio Repetto, attori, autori e registi, con molteplici esperienze al loro attivo. Dal
2006, con la loro associazione, Settimo Cielo, si occupano prevalentemente di progetti territoriali per la crescita e diffusione dello spettacolo dal vivo. La loro ricerca artistica si sposa con
la creazione di un laboratorio permanente delle arti performative nella zona est della Provincia di Roma, condotti grazie al sostegno dell'Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di
Roma e della Regione Lazio. Dal 2010 è attiva Officina E.S.T. - Esperimenti Sul Territorio, Officina Culturale della Regione Lazio, che opera nella Valle dell'Aniene. Dal 2014 Settimo Cielo
gestisce la stagione del Teatro Comunale di Arsoli e dal 2015 è titolare di una Residenza Artistica Nazionale sostenuta da MiBACT e Regione Lazio.
INGRESSO € 10 RIDOTTO € 8 RIDOTTO SPECIALE € 7 (per scuole di teatro, danza, musica convenzionate)
Tel. 085/4224087 - mobile 393/9350933
Mail organizzazione@florianteatro.it
ACQUISTO E PRENOTAZIONE BIGLIETTI:
Oltre all'acquisto diretto in botteghino è possibile prenotare per gli spettacoli dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.00 telefonicamente ai numeri 085/4224087 e 393/9350933 oppure via e-mail all'indirizzo organizzazione@florianteatro.it. Il sabato e la domenica è possibile prenotare, quando c'è spettacolo, solo al numero 393/9350933 a partire da due ore prima dell'inizio. Il botteghino apre un'ora prima dello spettacolo.