FLORIAN METATEATRO (Pescara)

LA CENERENTOLA
liberamente ispirato alla favola omonima dei fratelli Grimm
di e con Flavia Valoppi e Germana Rossi
canzoni e musiche dal vivo Germana Rossi 
consulenza e regia Mario Fracassi
teatro d'attore - dai 4 anni
 
Cenerentola, dopo la scomparsa della madre, vive nel proprio castello ridotta a fare da serva alla matrigna e alle due brutte e cattive sorellastre. Un bel giorno arriva il dispaccio reale per cui tutte le ragazze da marito sono invitate alla festa in onore del matrimonio del principe...

"La Cenerentola" è la storia di tutti i bambini costretti a crescere indesiderati, in situazioni apparentemente ordinate: di come essi possano conservare malgrado tutto il loro desiderio d'amore o la loro speranza nella felicità.

E’ uno spettacolo dove le due interpreti danno voce, attraverso il gioco del suono del violino, della fisarmonica, del canto e della narrazione, al fuoco che scoppietta, alla spazzola che pulisce il pavimento ai piedi delle sorellastre - costretti a strizzarsi dentro una scarpa troppo piccola- e a tutti gli altri personaggi della fiaba più conosciuta al mondo. Ci incanta la gestualità dello spettacolo consumato in una assoluta vicinanza con il pubblico, il racconto si fa tutt'uno col corpo dell'attrice che rappresenta attraverso forme visibili l'azione immaginaria. Ma lo spettacolo è anche un ritorno all'origine della Fiaba domestica per Bambini dei Grimm, alla sua integrità e interezza, al recupero sonoro della lingua originale e alla sua radicalità espressiva.

Misurata ed efficace, nella sua semplicità calcolata, [...] la trasposizione per attore e musicista della celeberrima fiaba di Cenerentola con la brava Flavia Valoppi accompagnata dalla voce e dal violino di Germana Rossi” (Mario Bianchi, Eolo – Rivista di Teatro Ragazzi in Recensioni).



Carlo Vanoni

L'arte è una caramella
da Monna Lisa ai giorni nostri
un A Solo di e con Carlo Vanoni
regia Gianmarco Montesano
voci fuori campo  Giulia Basel  e Massimo Vellaccio, Umberto Marchesani,
Maresa Guerra, Luigia Tamburro, Emiliano Furlani
registrazioni Globster
luci Antonio Stella
foto Flavio Boretti

 

Dopo aver emozionato molte platee italiane arriva a Città Sant'Angelo al Teatro Comunaleuno spettacolo decisamente originale, scritto e interpretato da Carlo Vanoni, per la regia di Gian Marco Montesano. 

Che rapporto c'è tra Raffaello e il "taglio" di Fontana? 
Perchè "l'orinatoio" di Marcel Duchamp è considerato una scultura? 
Come possono dialogare Leonardo da Vinci e Andy Warhol? 
Questi ed altri "misteri" dell'arte contemporanea, costituiscono l'argomento de "L'arte è una caramella". Un'ora e mezza di parole, immagini, musica eseguita dal vivo, in un "a solo" che da Monna Lisa all'Olympia di Manet, dal letto di Van Gogh giunge fino alle opere dei nostri giorni.
"L'Arte è una caramella” performance per "attore atipico" nasce dall’incontro tra Gian Marco Montesano, artista tra i più affermati delle arti visive, nonchè regista e autore, e Carlo Vanoni da più di vent’anni impegnato nelle arti contemporanee come divulgatore. 
Lo spettacolo si avvale non solo della specifica competenza di Vanoni ma anche del suo talento di musicista, di comunicatore e di interprete appassionato.
In scena una vecchia radio a valvole, chitarra e pianoforte contendono lo spazio alle immagini proiettate dei più grandi capolavori dell’arte di tutti i tempi. Mentre Monna Lisa di Leonardo e Olympia di Manet sorridono, lievi e sdegnose del letto sfatto di Van Gogh, i meccanismi interni della vecchia radio aiutano a spiegare la rivoluzione di Cezanne e un assolo di chitarra ci porta da Kandinsky a Jackson Pollock. La cavalcata entusiasmante attraverso 500 anni di storia dell’arte e le opere che l’hanno segnata, si conclude davanti a 79 kg di caramelle colorate ammucchiate nell’angolo di un museo. E' arte anche questa?
Lo spettacolo vuole proprio dare una risposta al quesito che accompagna ogni prodotto dell’arte contemporanea. Questo assolo, infatti, è la chiave d’accesso a una storia in perenne divenire. Uno “strumento” irrinunciabile per chi ama l’arte, ma anche per chi detesta quella contemporanea; per chi pensa che l’arte sia solo bellezza, per chi cerca l’emozione, per chi pretende che l’opera riveli abilità manuale. Dopo un’ora e mezza di parole, immagini, musica, sarà lo spettatore a decidere da che parte stare.
CARLO VANONI, dopo la laurea in Sociologia studia Conservazione dei beni culturali all’universit・Ca’ Foscari di Venezia. Da vent’anni si dedica a tempo pieno al mondo dell’arte contemporanea, come consulente di varie gallerie d’arte e curatore di mostre. Si dedica anche a cicli di conferenze al fine  di rendere i linguaggi contemporanei accessibili a tutti.
GIAN MARCO MONTESANO, artista, nel 1978 sconfina dalle Arti Visive verso il Teatro fondando (con Giulia Basel e Massimo Vellaccio) la Compagnia FLORIAN oggi Florian Metateatro - Centro di Produzione  con sede a Pescara. Montesano・Autore e Regista (vincitore nel 1982 del Premio Flaiano all’autore). 


 

 

 

 

 

 

 

TEATRO DELL'ORSA (Reggio Emilia)

POLLICINO
liberamente ispirato alla favola Le Petit Poucet di Charles Perrault
di Bernardino Bonzani, Monica Morini
con Bernardino Bonzani, Franco Tanzi
costruzioni Franco Tanzi
regia Monica Morini
teatro di narrazione e d'attore, burattini e oggetti - dai 3 anni
 
Anche i più piccoli, alti come Pollicino,
possono raggiungere grandi risultati.
Basta avere un cervello fino,
orecchie aperte, e grandi stivali fatati.
 
Tutto comincia con la Grande Privazione, tanta fame, pochi affetti, niente soldi. Come si fa quando i genitori non ci sono?
E quando la crisi rosicchia anche i bisogni più elementari, il cibo, la casa, la scuola? E i fratelli ci aiuteranno?
Una delle più belle storie di Perrault, una fiaba per vincere la paura, un sentiero di molliche di pane per entrare nel bosco, sapere chi siamo, essere forti anche quando siamo i più piccoli.
Come Pollicino occorre ritrovare la strada di casa e quando proprio non si può fare altrimenti, si deve trovare il coraggio di affrontare l’orco.


OperaTeatro
L'impresario teatrale
Der Schauspieldirektor 
Commedia in Musica di W. A. Mozart
Libretto di Johan Gottlieb Stephanie Jr
PERSONAGGI E INTERPRETI
(in ordine di apparizione)
Frank Impresario Massimo Paolucci
Buff Massimo Vellaccio
Eiler Banchiere Tommaso Trozzi
Madame Pfeil Eliana De Marinis
Madame Krone Giulia Basel
Herz Umberto Marchesani
Madame Vogelsang Irida Mero
Signor Vogelsang Giovanni Di Deo (tenore)
Madame Herz Annalisa Di Ciccio (soprano)
Mademoiselle Silberklang Mariangela Polidoro (soprano)
al Pianoforte M° Romano Silli
Regia Giulia Basel
 
Un impresario teatrale deve formare una compagnia per uno spettacolo a Salisburgo, ma la scelta di attori e cantanti si rivela più difficile del previsto perché tutte le donne della compagnia pretendono di essere la "primadonna". Infine l'impresario Frank, aiutato dal simpatico Buff, riporta l'armonia sul palcoscenico.
L'opera, composta in sole due settimane, venne commissionata a Mozart dalla corte imperiale: essa venne rappresentata a Schönbrunn in occasione della visita del Governatore dei Paesi Bassi, il duca di Sassonia-Teschen, di sua moglie Marie Christine (sorella dell'imperatore Giuseppe II) e di Stanislas Poniatowsky, nipote del re di Polonia. 
Teatro e canto lirico per la compagnia dal nome programmatico OperaTeatro. Ci propone una divertente opera di Mozart che, con un brillante testo di teatro nel teatro, mette alla berlina vezzi e debolezze di attori e cantanti del teatro e dell'opera buffa.



 FLORIAN METATEATRO (Pescara)

LA BELLA ADDORMENTATA
liberamente ispirata alle fiabe di Perrault e Grimm
drammaturgia Mario Fracassi, Flavia Valoppi, Alessio Tessitore
con Flavia Valoppi e Alessio Tessitore
ideazione e regia Mario Fracassi
teatro d'attore con figure, dai 4 anni

 

Per celebrare il battesimo della tanto desiderata principessina, il Re e la Regina invitano tutte le fate del regno affinché le facciano da madrina. Ognuna dona qualcosa alla neonata: la bellezza, la saggezza, il talento musicale. Ma sopraggiunge la fata cattiva, non invitata alla festa che, per vendicarsi dell'onta, formula la sua maledizione :  “Un oggetto appuntito pungerà la  mano destra della principessa e lei ne morirà”. Per fortuna le fatine “buone” riusciranno  a tramutare il terribile sortilegio in un sonno lungo cent’anni e da quel sonno, la principessa, verrà svegliata dal bacio di un principe “…bello come il sole… e per lei una nuova vita inizierà….
La nostra storia prende vita dalla difficoltà dei due sovrani a soddisfare il loro desiderio più profondo. avere un figlio. Nello snodo della vicenda, i due attori in scena vestiranno i panni di tutti I personaggi della corte: il cuoco, la dama, il maniscalco, l’astrologo  che con le loro buffe invenzioni ed artifici esibiranno ricette e metodi per tentare di esaudire I sovrani.
Una scenografia praticabile diventa di volta in volta il castello, il bosco, la stanza della principessa e i due attori con l’ausilio di pochi oggetti si avvicendano nei panni dei personaggi in un divertente  rincorrersi… come in un gioco di bambini. La nascita della principessa segna nello spettacolo un cambio di stile, Rosaspina e il Principe infatti sono interpretati da due marionette, mosse a vista, che chiuderanno con il bacio la storia de La Bella addormentata. 
Attraverso un lavoro che unisce la componente popolare dell’uso dei pupazzi alla ricerca teatrale e la sperimentazione  sui linguaggi espressivi del corpo e della voce, lo spettacolo si rivolge ai bambini di tutte le fasce d’età a partire dai 4 anni.

FLORIAN METATEATRO (Pescara)

LA BAMBINA DEI FIAMMIFERI
PROGETTO SPECIALE
da “La piccola fiammiferaia” di H.C. Andersen
con Emanuela D'Agostino, Mario Fracassi, Enrico Di Giambattista, Fiorenza Matarazzi, 
Renato Barattucci, Francesco Sportelli, Alessia Tabacco, 
Roberto Mascioletti, Eleonora Cipolloni, Antonella Di Camillo, Beatrice Fracassi, 
e le bambine Giorgia, Sara e Giorgia di Città Sant'Angelo 
musiche e canzoni Paolo Capodacqua
suonate dal vivo da Germana Rossi, Renato Barattucci e Francesco Sportelli
ideazione e regia Mario Fracassi
spettacolo sensoriale per spettatori bendati, dai 5 anni ai 99 anni !
"Era la vigilia dell'ultimo dell'anno. Nevicava e faceva molto freddo. La piccola fiammiferaia vagava per la città, cercando invano di vendere fiammiferi. La gente passava incurante della bimba. La piccina si accovacciò sulla neve per ripararsi dal freddo …"
Lo spettacolo nasce da un percorso artistico sviluppatosi all'interno del Florian Teatro Stabile d’Innovazione per opera del  regista Mario Fracassi e si avvale della presenza di numerosi attori, animatori e musicisti.
Con il teatro sensoriale si ha come l’impressione che il teatro abbandoni se stesso, si spogli d’ogni orpello estetizzante per riportare lo spettatore alla densità del proprio sentire. Sogno e mistero si abbracciano per una conoscenza più profonda delle cose nella loro materia, forma e funzione e il  teatro sensoriale come una chiave magica riesce  ad  aprire le porte dell’immaginazione per far affiorare nuove interpretazioni, nuove visioni, evocare ricordi ed esperienze. 
I ragazzi viaggiano con la mente e quando riaprono gli occhi si accorgono di quanto la realtà sia diversa dall'immaginazione. Aprire gli occhi... Ecco, lo spettacolo è tutto qui. Perchè si assiste bendati, seduti, con intorno gli attori e le attrici che raccontano questa storia e ce la fanno vivere proprio in quelle dimensioni che il teatro non ci offre mai, quella dell'udito, dell'olfatto, del tatto. E della musica, vero e proprio tessuto sonoro dello spettacolo. E' questa la partitura di un viaggio dentro se stessi, il viaggio che "La bambina dei fiammiferi" propone a tutti noi, un viaggio per spettatori di ogni età.


 FONTEMAGGIORE (Perugia)

IL TENACE SOLDATINO DI STAGNO
di Marina Allegri
con Lorenzo Frondini, Nicol Martini, Fausto Marchini
regia Maurizio Bercini
teatro d'attore - dai 3 anni
E' una notte speciale. Nel suo laboratorio il Babbo più famoso di tutti i babbi sta iniziando il suo viaggio intorno al mondo per consegnare i doni. E’ un viaggio che lui e i suoi assistenti preparano molto accuratamente. Tutto deve essere pronto ed al suo posto...Ma quest’anno tre giocattoli, per una strana sorte, vengono lasciati a casa. 
Un soldatino perché mancava lo stagno per fargli una gamba, una ballerina troppo perfetta consegnata in ritardo, un troll invidioso caduto dal sacco.
Anche loro, però, avranno la loro storia … E sarà una storia di amore, di invidia e di tenacia … una storia in cui gli uomini non contano un gran che, i veri protagonisti sono loro.
Così come nel racconto di Andersen anche qui i protagonisti umani sono a servizio a volte del racconto, a volte dei giocattoli, a volte della sorte …Fino a che, passata la nottata, la storia finirà, in una vampata, discreta e silenziosa come si è svolta, lasciando solo un piccolo cuore di stagno bruciacchiato nel camino a testimonianza della tenacia di un piccolo soldatino.

FLORIAN ESPACE

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