uno spettacolo di Gian Marco Montesano
con la collaborazione artistica di Giulia Basel
con Giulia Basel e Umberto Marchesani
voci fuori campo Massimo Vellaccio e Flavia Valoppi
registrazioni e fonica Globster luci Renato Barattucci montaggio video Oscar Strizzi
L'Italia e l'Europa in conflitto. Il riaffiorare, dopo cent'anni, di un ricordo lontano ma inquieto. La Prima Guerra Mondiale. Per fare memoria di una umanità spezzata, tragicamente sofferente ma quasi sempre assolutamente dignitosa. Una umanità assunta al maschile e al femminile nel contempo, visione non consueta trattandosi della “narrazione” di storie e fatti di soldati. Due interpreti, l'Alpino e la Crocerossina. Le lettere e i diari. Le Crocerossine scrivono diari per ricordare le sofferenze dei più umili tacendo le proprie e i loro feriti che generano una scrittura come il balbettare del corpo sofferente, solo per “far sapere a casa” che "tutto va bene". “Era una notte che pioveva e che tirava un forte vento” dice la canzone degli Alpini e così questo progetto che non pretende di soffiare come vento della Storia ma, semplicemente, ritornare puntuale come vento del ricordo.