Scenari Europei  2017

Un Giovane Festival - Terza Edizione

direzione artistica Giulia Basel

 

21 – 22 – 23 – 24 Settembre 2017

FLORIAN ESPACE – SPAZIO MATTA

Pescara

 

Scenari Europei un giovane festival, direzione artistica di Giulia Basel, ideato e promosso dal Florian Metateatro –Centro di Produzione Teatrale con il concorso di Espace Promozione Culturale e in stretta collaborazione con il Premio Scenario e con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, alla sua terza edizione è già un punto di riferimento per i giovani artisti del teatro, della musica e della danza.

Scenari Europei, un giovane festival porterà in Abruzzo, a Pescara, nell'arco di quattro giorni, dal 21 al 24 settembre, al Florian Espace e allo Spazio Matta otto spettacoli di teatro e danza, quattro intermezzi musicali, quattro incontri con tutti gli artisti ospiti del festival, una mostra fotografica e un convegno dedicati alle nuove generazioni teatrali, grazie anche alle collaborazioni con Gruppo Alhena e l'ACS, con Artisti per il Matta, con l’Olandese Volante e Musicando, e al sostegno della Regione Abruzzo e del MiBACT-Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Quest’anno avremo l’opportunità di ospitare, tra i primi dopo la presentazione in luglio al Festival Internazionale di Sant’Arcangelo, tutti i Progetti Vincitori del Premio Scenario 2017, la più importante manifestazione italiana dedicata al nuovo teatro, e non solo, che ha lo scopo di promuovere e valorizzare la cultura teatrale, con particolare riferimento ai nuovi linguaggi per la ricerca e l’innovazione, mirato sulle generazioni under '35.  Molti degli artisti e delle compagnie più interessanti del panorama della ricerca contemporanea sono passati attraverso il Premio Scenario; due nomi su tutti, Emma Dante, vincitrice con la Compagnia Sud Costa Occidentale di Palermo con “mPalermu” e Babilonia Teatri di Verona vincitori con “Made in Italy”, spettacoli e gruppi che il pubblico di Pescara ha potuto conoscere tra i primi in alcune memorabili serate allo Spazio Alici ed al Florian Espace. 

Al Premio Scenario, che celebra quest’anno il suo trentesimo anno di attività, sono dedicate la Mostra Fotografica “Premio Scenario trent’anni. I vincitori del terzo millennio”, che sarà visitabile nei giorni del Festival al Florian Espace, e l’Incontro 

“Generazioni del nuovo. L’osservatorio del Premio Scenario (1987-2017)” ,  sabato 23 alle 10,30 allo Spazio Matta, con gli interventi  di Cristina Valenti,  docente di storia del Nuovo Teatro al Dams di Bologna e presidente del Premio Scenario, Stefano Cipiciani, presidente del Centro di Produzione Teatrale Fontemaggiore di Perugia e vice presidante Premio Scenario, Pippo di Marca, autore e regista, codirettore artistico del Florian Metateatro, Gian Maria Cervo docente del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma  e direttore artistico del Festival Quartieri dell’Arte di Viterbo, Giovanni Di Iacovo assessore alla cultura Comune di Pescara.

SCENARI EUROPEI presenterà due spettacoli per ogni serata, sui palcoscenici dello Spazio Matta, con inizio alle ore 21 e del Florian Espace dalle 22 dove, prima del secondo spettacolo, si inizierà con un Intermezzo Musicale. Tutte le sere in chiusura vi sarà  l’Incontro con  le compagnie e gli artisti ospiti della giornata a cura di  Paolo Verlengia, critico e studioso di teatro, e di Massimo Vellaccio, condirettore del Florian Metateatro.

Qui di seguito il programma:

GIOVEDÌ 21 SETTEMBRE

ore 21 SPAZIO MATTA

Masako Matsushita e Mugen Yahiro (Italia-Giappone)

TaiKoKiaT-Ko performance di danza durata 20'

in collaborazione con Corpografie 

ideazione,coreografia e danza: Masako Matsushita 

ideazione, artista del taiko:  Mugen Yahiro 

con il supporto di AMAT, Naturalmentesana, Onlus “il Crogiuolo”, Libera Università Oki Do Mikkyo Yoga e Wabi Sabi, Anticorpi Explo, Teatro Insonne.

 

Il progetto nasce dalla naturale vicinanza dei due autori con il Giappone entrambi italo-giapponesi, Masako Matsushita, danzatrice e coreografa, e Mugen Yahiro, compositore e musicista ''Maestro di Taiko'' (percussioni tradizionali giapponesi). TaikokiaT non è unicamente la loro storia, ma un incontro tra creativi di diverse discipline, alla ricerca di un dialogo tra gli opposti.  TaikokiaT-ko nasce dall’incontro tra danza e taiko, nel tentativo di risvegliare energia e potenza raggiungendo tramite oscillazioni l'animo dell'individuo. All'interno della breve esecuzione, che fa parte di un progetto più grande TaikokiaT Shind, si genera un dialogo tra corpo e ritmo, tra azione a ascolto, tra vigore e compostezza, passando attraverso la tradizione unendo culture distanti. 

Masako Matsushita, coreografa e danzatrice ha  frequentato il corso di teatro danza presso la Scuola Paolo Grassi a Milano. Consegue nel 2012 il BA (Hons) Dance Theatre al TrinityLaban Conservatoire of Music&Dance di Londra (UK). Lavora come autrice e collabora con vari artisti.  Masako è stata artista in residenza e ha presentato suoi lavori  in diversi festival in Italia e all’estero. Nel 2018 presenterà un lavoro commissionata dall’Accademia Nazionale di Danza a Roma per il progetto Resid’AND. Mugen Yahiro è un artista che opera in vari ambiti, dall'arte visiva a quella performativa, sia come forma di espressione che come strumento di approfondimento interiore. Studia e pratica con il Maestro giapponese Motoyuki Niwa, da cui apprende le basi del Taiko e del movimento applicato nel teatro tradizionale Noh allo studio della creazione e l'utilizzo delle maschere. Passando dalla scultura, il disegno, la pittura e la calligrafia giapponese, fino ad arrivare allo studio musicale di diversi strumenti tra cui il flauto traverso giapponese (shinobue) il flauto nativo americano, il gong, il didjereedo.


ore 21.45  FLORIAN ESPACE  - INTERMEZZO MUSICALE

Fabio D'Onofrio (pianoforte)

Solo Project - “Music for Piano, Synth and Drum Machine” composizioni originali tra Musica Colta, Blues e Elettronica di Fabio D’Onofrio

Compositore e pianista, diplomato in Pianoforte Jazz presso il Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara e in Drammaturgia e Sceneggiatura presso l’Accademia d’Arte Nazionale Drammatica Silvio D’Amico. Ha suonato in numerosi festival e Clubs tra cui Umbria Jazz e Pescara Jazz. Come compositore realizza molte colonne sonore sia cinematografiche che teatrali. 


foto di © DIANE | ilariascarpa_lucatelleschi |
foto di © DIANE | ilariascarpa_lucatelleschi |

ore 22 FLORIAN ESPACE

Shebbab Met Project (Bologna)

I Veryferici studio di 30 minuti

Vincitore Premio Scenario per Ustica 2017

con Lamin Kijera, Moussa Molla Salih, Alexandra Florentina Florea, Natalia De Martin Deppo, Youssef El Gahda, Matteo Miucci, Younes El Bouzari, Gianfilippo Di Bari, Camillo Acanfora regia coordinata da Camillo Acanfora drammaturgia coordinata da Natalia De Martin Deppo  visual artist Aurélia Higuet  organizzatrice e referente Angela Sciavilla 

 

 I Veryferici arrivano da fuori. Se non arrivassero da fuori non sarebbero Veryferici.

I Veryferici sono donne, Veryferiche. Sono rare, ma trasformano tutto.

I Veryferici sono figli del mondo che si chiude. Ma loro sanno forzare le serrature.

I Veryferici suonano. A volte canzoni. A volte botte. A volte i citofoni di notte

I Veryferici sono i nipoti di un trickster, di una mondina, di un predone del deserto, di una strega negra. I Veryferici ridono. Scappano. Bruciano. Scopano. Mangiano con le mani. Si drogano. Salvano il mondo. Muoiono giovani. I Veryferici sono attirati dal centro. La tentazione ad entrare è forte. Il centro li attrae. Come una falena con la luce. Come andrà a finire?

“Viene premiata la contagiosa vitalità di un gruppo che fa della propria presenza in situazioni di periferia urbana il cuore stesso dell’esposizione teatrale. …Un teatro che vuole essere usato per “raccontarsi” e che aspira a raggiungere gli abitanti di quei mondi lontani dove la parola teatrale è del tutto sconosciuta.”  dalla Motivazione della Giuria.

Shebbab Met Project è un gruppo eterogeneo di uagliun, vez, bischeri, gombodo, bòsyò, tineri, nato nell’agosto del 2016. Formatisi all’interno della compagnia Cantieri Meticci, sono accomunati dalla voglia di fare del teatro il loro mestiere. Sviluppano un metodo di drammaturgia e di regia collettivi. Fatta di griglie. Di parole chiave. Di esperimenti. La drammaturgia nasce dalle vite dei componenti. Organizzati in canzoni e in abbozzi di canzoni, in tentativi di canzoni. Perché è un modo semplice. Alla portata. La regia nasce dai mondi di danza. Delle improvvisazioni. Praticate nei contesti culturali di provenienza.


VENERDI' 22 SETTEMBRE

ore 21 SPAZIO MATTA 

Cango - Centro di Produzione Danza (Firenze)

Cosmopolitan Beauty performance di danza durata 20'

in collaborazione con Corpografie 

coreografia e danza Davide Valrosso

col sostegno di Anticorpi Explo

 

Ho immaginato una performance capace di mutare costantemente, dove i gesti appaiono come appunti di viaggio scritti disorganicamente. Dove la bellezza appare come il frutto di una conquista, di uno spostamento di un viaggio dell’uomo verso un luogo indefinito. Cosmopolitan Beauty è il regno delle cose perdute che hanno lasciato una loro traccia nell’esperienza del corpo. E’ il frutto di un viaggio, un luogo contraddittorio dove si fa esperienza della fragilità delle cose, ma anche della loro forza. È un isola che si richiude in se stessa, ma che resta aperta al luogo che la contiene.                                   Davide Valrosso si diploma ne 2006 all’English National Ballet. Studia e si specializza in importanti scuole di Barcellona, Bruxelles, Londra. Danza con diverse compagnie in Italia e all’estero e come performer collabora con artisti e istituzioni. Negli ultimi anni ha lavorato con le compagnie di Ariella Vidac, con Ersiliadanza  e attualmente con Virgilio Sieni.


ore 21.45  FLORIAN ESPACE - INTERMEZZO MUSICALE

Nick Di Giovanni (oboe)

Andrea Gialluca (clarinetto)                                              

Davide Aquino  (fagotto)

Variazioni di Ludwig van Beethoven sul tema "Là ci darem la mano" e  "Cinq pièces en trio" di Jacques Ibert 

Davide Aquino  suona con l’orchestra del conservatorio Luisa d’Annunzio di Pescara, l’ Orchestra Nazionale dei Conservatori Italiani, la Juniorchestra di Santa Cecilia, l’Orchestra Giovanile “V.Y.C.O.” e l’Ensemble “Piccole Note”. Ha partecipato a  Masterclass di Fagotto e Musica di insieme con i Maestri: Klaus Thunemann, Patrick de Ritis, Miguel Puchol e “Quinteto de Vientos”.  Nick Di Giovanni, oboista e chitarrista jazz. Nel 2016 vince il primo premio assoluto al concorso internazionale "Paolo Barrasso" di Caramanico Terme in duo con il pianista Samuele Giampietro. Nel 2017 vince il primo premio come solista nei concorsi internazionali "Città Di Penne" e "Sante Centurione". Andrea Gialluca  Nato nel 2001, intraprende  lo studio del clarinetto all’età di 7 anni, rivelando da subito grande predisposizione ed interesse. Studia sotto la guida del M. Roberto Torto e frequenta i corsi del  M. Meloni (primo clarinetto alla Scala di Milano) presso l’ISSM “Peri” di Reggio Emilia.  Si esibisce sin da giovanissimo come solista e con gruppi da camera.


ore 22 FLORIAN ESPACE

369° (Roma)

Cani          spettacolo di 60’

testo e regia di Vincenzo Manna

con Aram Kian, Daniele Amendola, Caterina Marino

scene Teresa Fano costumi Vincenzo Manna disegno luci Paride Donatelli assistente alla regia Elisabeth McCreton direzione di produzione Alessia Esposito 

col sostegno di Armunia Festival Inequilibrio, Florian Metateatro, CapoTrave/Kilowatt

 

Una postazione di alta montagna al confine tra due paesi differenti per etnia e religione. Due soldati a guardia di un passaggio di frontiera. Dopo due anni di isolamento K., il più anziano dei due, si imbatte in un uomo e, convinto che sia una spia, lo imprigiona. Subito dopo, anche una ragazzina raggiunge la postazione. Dice di essere la figlia dell’uomo, c’è stato uno scambio di persona, suo padre è solamente un pastore. Ma K. non le crede e imprigiona anche lei. 

Cani, testo inserito nell’antologia New Writing Italia. Dieci pezzi non facili di teatro (Editoria&Spettacolo), finalista al Premio Borrello 2010, vincitore del CassinOff 2014, è un lento scivolare nella follia, una progressiva degenerazione della mente e del corpo, un disperato tentativo di sopravvivenza al cospetto di una natura maestosa che, nella sua immutabilità, può essere solo spettatrice dell’incredibile violenza umana.

Vincenzo Manna è autore e regista, sceneggiatore e traduttore. Numerosi i riconoscimenti ottenuti finora, tra cui al 53° Festival Internazionale dei Due Mondi di Spoleto, il Premio SIAE come miglior nuovo autore italiano. Tra i suoi lavori "Fari nella nebbia" finalista al 50° Premio Riccione, menzione speciale della giuria; "Cani" 2° Premio Borrello per la drammaturgia e Premio CassinOff 2014; "Hansel e Gretel" Premio Scenario Infanzia 2011; "Giulio Cesare" traduzione per lo spettacolo ospitato al Festival Globe to Globe di Londra 2012 (regia di A. Baracco).


SABATO 23 SETTEMBRE

10,30 SPAZIO MATTA

Incontro “Generazioni del nuovo. L’osservatorio del Premio Scenario (1987-2017)”  

con Cristina Valenti  docente di storia del Nuovo Teatro al Dams di Bologna e presidente del Premio Scenario, Stefano Cipiciani  presidente del Centro di Produzione Teatrale Fontemaggiore di Perugia e vice presidente Premio Scenario, Pippo di Marca  autore e regista, codirettore artistico del Florian Metateatro, Gian Maria Cervo docente del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma  e direttore artistico del Festival Quartieri dell’Arte di Viterbo, Giovanni Di Iacovo assessore alla cultura Comune di Pescara.

 


foto di © DIANE | ilariascarpa_lucatelleschi |
foto di © DIANE | ilariascarpa_lucatelleschi |

ore 21 SPAZIO MATTA

Valentina Dal Mas (Valdagno,Vi)

Da dove guardi il mondo?   studio di 20’

Vincitore Premio Scenario Infanzia 2017

regia, coreografia, interpretazione Valentina Dal Mas

tecnica Martina Ambrosini

 

Danya è una bambina di nove anni che non ha ancora imparato a scrivere. È l’eccezione che non conferma la regola. Lungo il cammino che porta alla scrittura si ferma, perde dei pezzi, o forse le mancano, o forse quelli che ha non sono giusti per lei. Passo dopo passo incontra quattro amici, ognuno portatore di qualità fisiche, caratteriali e comportamentali che li rendono diversi e unici di fronte agli occhi curiosi di Danya. Di ognuno di loro conserva un pezzo e, pezzo dopo pezzo, Danya riesce a metterli insieme e a riprendere il cammino per giungere al suo “punto di allegria”.

”….Il corpo-voce dell’artista è capace di mostrare, senza retoriche e ideologie, il percorso di crescita di una bambina “diversa”.Attraverso una danza spezzata che diviene parola interpretata, leggera e fluida, per poi tornare al movimento senza soluzione di continuità…” (dalla  Motivazione della Giuria)

Valentina Dal Mas è danzatrice e attrice. Si forma a Parigi con Dominique Uber, Nina Dipla, Lola Keraly, Serge Ricci, Rosalind Crisp, Carolyn Carlson. In Italia studia con Abbondanza/Bertoni, Simona Bucci, Michela Lucenti, Iris Erez, Marigia Maggipinto. Lavora per la Compagnia Abbondanza/Bertoni, la Piccionaia Centro di Produzione teatrale, Balletto Civile. Intraprende un suo percorso coreografico con il solo Arkar, all’interno del progetto di residenze della Compagnia Abbondanza/Bertoni. Collabora con Renato Perina nella messa in scena dello spettacolo “Solo l’amar conta” a seguito del laboratorio teatrale con i detenuti della Casa Circondariale di Montorio (Vr). Propone laboratori di Educazione al movimento per bambini e adulti. Integra nella sua ricerca artistica la pratica del Metodo Feldenkrais.


ore 21.45  FLORIAN ESPACE  - INTERMEZZO MUSICALE

Daria Marchioli (canto)

Délicatesse breve concerto in quattro canzoni

Derniére danse, Indila ; In equilibrio, Ilaria Porceddu;

Je vole, Louane; Mad world, Gary Jules

Daria Marchioli, nata a Pescara, studia Canto Moderno con il M° Ersilia Di Fonzo dall'età di 11 anni, presso il Centro Didattico "Musicando" e Lingue Orientali alla "Ca'Foscari" di Venezia. Vincitrice di numerosi Concorsi vocali, Daria è un'artista emergente e poliedrica per la sua completezza di competenze (attrice, ballerina, coreografa) alla continua ricerca di nuove forme espressive.


foto di © DIANE | ilariascarpa_lucatelleschi |
foto di © DIANE | ilariascarpa_lucatelleschi |

ore 22 FLORIAN ESPACE

The Baby Walk (Milano)

Un Eschimese in Amazzonia  studio di 25’ 

Vincitore Premio Scenario  2017 (ex equo)

ideazione e testo Liv Ferracchiati

di e con Greta Cappelletti, Laura Dondi, Liv Ferracchiati, Giacomo Marettelli Priorelli, Alice Raffaelli

progetto The Baby Walk

 

Questo progetto iniziato nel 2013 ha portato il gruppo ad un punto di vista comune sull’ identità di genere. Siamo arrivati alla conclusione che la transizione sia, prima di tutto, un percorso mentale verso la costruzione dell’identità di un soggetto. Un eschimese in Amazzonia, citazione dell’attivista Porpora Marcasciano, fa riferimento al contesto socio-culturale avverso che “[…] compromette, ostacola, falsifica un percorso che potrebbe essere dei più sicuri e dei più tranquilli”, perché di fatto mette in crisi il modello binario sesso/genere, omosessuale/eterosessuale, maschio/femmina. La presenza nella società degli “eschimesi” chiede a tutti di rimettere in discussione le regole. Il centro del lavoro è il confronto tra l’eschimese, ovvero la persona transgender, e la società. La società segue le sue vie strutturate e l’eschimese si trova, letteralmente, a improvvisare, perché la sua presenza non è prevista .

“…Un lavoro che colpisce per la scelta di una narrazione che rinuncia ai codici interpretativi per raccontare con ironia e delicata sfrontatezza una tematica alla quale aggiunge nuove risonanze ….” dalla Motivazione della Giuria

The Baby Walk nasce nel 2015, con la stesura e la realizzazione di “Peter Pan guarda sotto le gonne”. Il gruppo racchiude in sé più competenze e utilizza diversi linguaggi: parola, danza e video. In particolare è indagato il rapporto tra cinema-teatro e tra danza-parola. Ogni progetto, anche se legato agli altri, è una sorta di “punto e a capo”. I tre ultimi lavori della compagnia sono stati selezionati alla Biennale Teatro 2017,  45. Festival Internazionale del Teatro. The Baby Walk sono: Livia Ferracchiati (regista/autore), Greta Cappelletti (dramaturg/autrice), Laura Dondi (danzatrice/costumista), Linda Caridi (attrice), Chiara Leoncini (attrice), Alice Raffaelli (danzatrice/attrice), Lucia Menegazzo (scenografa/regista), Giacomo Marettelli Priorelli (light designer/attore), Andrea Campanella (videomaker).


DOMENICA 24 SETTEMBRE

ore 21 SPAZIO MATTA 

Dehors/Audela (Roma)

Più nel bosco non andremo?   spettacolo di 40’

variazioni sull'ambiguità delle forme e del tempo, da Barthes, Balthus, Carroll, Picasso

concept Simone Pappalardo e  Dehors/Audela musica Simone Pappalardo azione Scenica e testi Elisa Turco Liveri immagini Salvatore Insana

con il sostegno di Conservatorio O. Respighi, Latina,  Vera Stasi, Florian Metateatro, Wunderkammer Ass. Cult., Dracma Centro Sperimentale, Kollatino Underground

 

Un viaggio nel mondo di Alice Liddell, in cui l'azione scenica si fa atto sonoro nel tentativo di far prendere corpo ad alcuni dei luoghi topici del mondo delle “Meraviglie” descritto da Carroll: il bosco/giardino, la tavolata del thé e la dimensione oltre lo specchio.

Il corpo-voce della performer si fa strumento ed entra in dialogo con le sculture sonore, rimandando all'immaginario carrolliano. Come i  personaggi incontrati da Alice, queste installazioni sonore sono oggetti sensibili che prendono parola ed esprimono pensieri illogici, sonorità inaspettate. 

Materiali primari, neutri, trasparenti come il vetro, ancestrali come il legno o il ferro, creano un orchestra di timbri organizzati intorno a 4 quadri/luoghi, e intorno a 3 note che limitano le altezze possibili ad intervalli minimi e alla nenia, in favore di un arricchimento timbrico. Seguendo una partitura d'azione parzialmente aperta. Immagini che perdono la qualità dell'alta definizione nei video che accompagnano tutto il percorso della performance permetteno di lasciare aperta qualsiasi possibilità d'interpretazione.

Dehors/Audelà - Elisa Turco Liveri e Salvatore Insana si incontrano a Roma nel 2010, nello spazio dell'Atelier Meta-Teatro diretto da Pippo Di Marca. Il progetto di cui fanno parte fa confluire teatro, videoarte e performance nel segno di una ricerca continua. Negli ultimi anni hanno dato vita, in collaborazione con la light designer Giovanna Bellini e con la musicista Giulia Vismara, e nel costante tentativo di superamento dei generi, dei luoghi e degli strumenti "deputati", a opere video-teatrali (Planimetrie; CC; A Pezzi; Strategia K; Perfetto Indefinito), progetti di ricerca audiovisiva (Recognition; Nero Enigma; Dove era che non ero, Lunaris), installazioni urbane e percorsi d'indagine fotografica (Crocevia; Space-time Lapse; Contre nature; Vacuum), workshop sperimentali (Performare il quotidiano).


ore 21.45  FLORIAN ESPACE  - INTERMEZZO MUSICALE

Marta Volpe (pianoforte)

Sonatina   Maurice Ravel

Cadiz   Isaac Albeniz

Ha iniziato lo studio del pianoforte da bambina con sua madre, distinguendosi già dall’età di cinque anni in concorsi nazionali. Ha proseguito gli studi sotto la guida del M. G, Mazzoccante e M. E. Ponziani, vincendo nel 2012 il secondo premio al concorso internazionale di Malta. Ha inoltre partecipato a diverse masterclasses con maestri come P. Camicia e A. Frolich. e frequenta il corso triennale superiore nella classe del M. P. Secondi al Conservatorio di Pescara


foto di © Jan Middendorp
foto di © Jan Middendorp

ore 22 FLORIAN ESPACE

Barbara Berti (Bologna)

Bau#2  Coreografia del Pensare  studio di 20’ 

Vincitore Premio Scenario  2017 (ex equo)

concetto, coreografia, danza, testo Barbara Berti dramaturg Carlotta Scioldo assistente luci Liselotte Singer

 

BAU#2 si basa su una ricerca che dialoga sia con la parte più istintiva dell’uomo, con il suo subconscio, sia con la percezione cosciente della realtà. Tale ricerca, iniziata nel 2013, ha dato vita a un metodo di lavoro applicato alla danza e alle arti performative, centrato sull’esplorazione delle connessioni invisibili tra corpo e mente, attivate in tempo reale dal performer e dagli spettatori in una sorta di interazione dialogica tra i rispettivi spazi interiori. 

BAU#2 vuole essere il terreno di verifica di uno stato mentale che permetta al corpo di muoversi in una specifica frequenza, al confine fra razionalità e inconscio, trovando il ritmo e la condizione che consenta al performer di attivare e incorporare un possibile equilibrio tra pensiero e percezione. Gli elementi parola, voce, corpo e luci creano una coreografia tra il visibile e l’invisibile, il materiale e l’immateriale.

BAU#2, in definitiva, è un movimento rituale.

“….la fisicità e il lavoro sul corpo creano la parola definendo un’identità artistica innovativa e originale. ..una coreografia ipnotica e coinvolgente, un vero e proprio risveglio del corpo, creato da pattern e composizione in tempo reale. Barbara Berti esplora con consapevolezza lo spazio scenico e l’interazione con il pubblico.” dalla Motivazione della Giuria

 Barbara Berti è danzatrice e coreografa. Nasce a Bologna e lavora tra l’Italia e Berlino. Dopo una formazione come graphic designer, si è avvicinata alla arti performative collaborando con performer e danzatori come Judith Seng, Tino Sehgal, Gabi Schilling e Isabelle Schad. Contestualmente ha sviluppato una propria dimensione autoriale nella danza contemporanea, elaborata in un personale linguaggio coreografico grazie al contributo di discipline ibride quali instant composition, body-mind centering, meditazione e contact improvisation. Nel 2014 vince il premio giuria del festival 100° Berlin con I am a shape, in a shape, doing a shape, selezionato nella versione italiana alla Vetrina-GDA 2016. Dal 2016 è un’artista sostenuta da TIR Danza.


DAL 21 AL 24 SETTEMBRE  al FLORIAN ESPACE

Mostra Fotografica “Premio Scenario trent’anni. I vincitori del terzo millennio” dedicata al Premio Scenario che celebra quest’anno il suo trentesimo anno di attività. 

 

FLORIAN ESPACE - TUTTE LE SERE

Incontro con  le compagnie in chiusura di programma con gli artisti ospiti della giornata a cura di  Paolo Verlengia, critico e studioso di teatro, e di Massimo Vellaccio, condirettore del Florian Metateatro.

 

BIGLIETTI una serata (2 spettacoli) € 10, un solo spettacolo € 7

ABBONAMENTI tutti gli 8 spettacoli (quattro serate): Intero € 20, Speciale Under18 € 10

INFO tel. 085/4224087 – mobile 393/9350933 Si consiglia la prenotazione

FLORIAN ESPACE

Via Valle Roveto, 39 

PESCARA 65124

085 4224087 - 393 9350933

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