PAOLO VERLENGIA in
FUORI TEMPO MASSIMO
...rigorosamente in ritardo...
da Heinrich Böll
di e con Paolo Verlengia
musiche di ed eseguite in scena da Renato Barattucci
AntePrima
 
Sulle orme del grande scrittore tedesco Heinrich Böll, storie di una Germania “dal volto umano”. Feste comandate, preparativi, decorazioni, canti, ricette, e poi riunioni di famiglia, zii ricchi e zii squattrinati, pugili falliti, percore nere, mitomani e maniaci depressivi. 
Nella zona tutta speciale del racconto il tempo si espande, facendo da cornice per divagazioni semiserie su temi inestinguibili come la memoria, l’identità o la paura, che poi è quella di sempre: crescere, invecchiare, morire o diventare. 
Paolo Verlengia accompagnato al pianoforte dalle musiche di Renato Barattucci ci propone un format ibrido tra informazione, narrazione ed intrattenimento basato sulla rielaborazione ed armonizzazione dei diversi racconti umoristici di Böll.
 
Paolo Verlengia è un appassionato studioso di teatro, autore, performer e attore, già noto al pubblico del Florian per gli incontri con le compagnie teatrali ospiti della stagione che conduce a fine spettacolo, coinvolgendo il pubblico con racconti anche curiosi sulla loro formazione e sul loro percorso artistico.  Recentemente Verlengia è stato molto apprezzato anche come critico teatrale per aver scritto interessanti recensioni mostrando una particolare attenzione nei confronti delle compagnie più giovani ed emergenti.
In questo spettacolo Verlengia si presenta in una veste inedita, debuttando come stralunato narratore di storie in una sua personale rielaborazione dei testi di Böll  e conducendo il pubblico nel mondo dell'apprezzatissimo ma poco frequentato autore tedesco.
 
Heinrich Böll (1917-1985) è stato uno degli scrittori più importanti del dopoguerra. La sua vena creativa spazia dal racconto al romanzo, dal saggio all’articolo giornalistico, ma soprattutto riesce ad unire la riflessione profonda con il sorriso e finanche la comicità, intrecciando spesso queste diverse anime nel medesimo scritto, sotto forma di una leggerezza e tenerezza inimitabili. La consacrazione definitiva avverrà nel 1972, con il conferimento ad Heinrich Böll del Premio Nobel per la Letteratura.


FLORIANflussi / ACCADIMENTI PLURIMI
direzione artistica  Giulia Basel 
presenta per 
 Teatro e Territorio
 
TEATRI OFFESI / ERRORI DI TRASMISSIONE
PYGMALION
liberamente ispirato al Pigmalione di Ovidio
con Lorenzo Marvelli, Carmen Nubla, Massimiliano Elia
scenografia Angelo Bucciacchio e Francesca Racano
luci Pietro Monacelli
audio Luciano Lawash Di Tommaso
scrittura e regia Teatri OFFesi e Errori di Trasmissione
una produzione Associazione Re-Te Residenze Teatrali
 
giovedì 19 giugno 2014 ore 21.15
FLORIAN ESPACE
via Valle Roveto - Pescara

Il testo dello spettacolo, scritto da Lorenzo Marvelli che ne ha curato anche la regia, non ha nulla della bella storia d’amore a lieto fine favorita da forze divine come nell’opera ovidiana: Pygmalion infatti  non è uno scultore, ha sposato una donna che non ama, non ha evidentemente il favore della dea Afrodite e comunque sogna di poter creare una donna perfetta, quella che ha sempre desiderato e che non può essere sua moglie.
 
"...Avrai una donna bellissima. Con la pelle bianca. Da poter chiamare Galatea..." da questo assunto nasce la follia del protagonista, un macellaio consumato dal suo lavoro con le mani sempre sporche di sangue animale che strofina con decisione perché non ne sopporta il tanfo.  Pygmalion è un uomo solo ed alienato, a tratti allucinato e delirante, in grado di comunicare in maniera diretta con uno strano personaggio, probabilmente un direttore d’orchestra o forse un cantante lirico o più semplicemente una figura clownesca a cui chiede incessantemente consigli e ordini.
 
Questo strano personaggio incarna la follia di Pygmalion e ne è una rappresentazione terrificante, per certi versi anche comica. 
In sua compagnia, il protagonista  attraversa eccezionali stati di disordine mentale, cerca invano di comunicare con la moglie, una donna problematica e alcolizzata con l’ossessione dell’ordine e del telefono ma ogni volta i suoi tentativi falliscono.
 
Lo spettacolo attraversa le pieghe di una mente allucinata. Caotici stati di percezione, l’alienazione per un lavoro insoddisfacente, il delirio, le voci nella testa, la violenza accennata e mai agita completamente, immagini false e paradossali  prendono forma sulla scena.
La follia di Pygmalion diviene così l’unica possibilità di cercare, di immaginare, di desiderare un amore che non c’è e che non potrà esserci se non nell’artificio, nella creazione di un simulacro vivente.
 
Uno spettacolo forte e coinvolgente che offrirà spunti di riflessione sulle dinamiche di coppia moderne spesso frutto di amori tormentati che sfiorano la follia.

 

Si conclude con un saggio–spettacolo il percorso degli allievi dell'Atelier Espace, il laboratorio per giovani e adulti del Florian condotto da Umberto Marchesani.

 Il percorso laboratoriale iniziato nel mese di ottobre 2013, è stato focalizzato sulla recitazione, sulla dizione e la lettura espressiva, nonchè sullo studio e la caratterizzazione del personaggio, improvvisazione e dinamica del movimento.

 Umberto Marchesani, attore stabile della Compagnia Florian  e coordinatore a Pescara del progetto nazionale sulla nuova drammaturgia “14 Teatri x 30 Autori” è stato recentemente apprezzato come interprete e regista dello spettacolo “Le stanze di Cechov”. In quest'ultima Stagione è stato attore protagonista per la regia di Giulia Basel di "Bagno Borbonico", "Metis - Il multiforme ingegno di Ulisse" e "L'Impresario teatrale",

 Da anni responsabile dell’Atelier Espace, propone per questa occasione, curandone l'adattamento e la regia, lo spettacolo "Delirio a due" da Eugène Ionesco.

 

Pubblicata nel 1962, "Delirio a due" è una delle opere minori di Eugene Ionesco, esponente di spicco del Teatro dell'Assurdo. In esso emergono i tratti essenziali del "teatro" dell' autore franco rumeno: distacco dei protagonisti dalla realtà, disarticolazione del linguaggio e insensatezza del quotidiano. La vicenda vede una coppia litigare ossessivamente su un argomento futile per poi sfociare in una serie di litigi deliranti su tutto ciò che li riguarda, lasciando trapelare l'incomunicabilità e l'ineluttabile fallimento sentimentale. Concentrandosi unicamente sulle loro beghe "isteriche", i due arrivano ad ignorare totalmente quello che succede fuori del loro miscrocosmo, umiliandosi e deridendosi senza interruzione, impossibilitati ad uscire a causa del conflitto di fuoco che incombe per le strade. 


FLORIAN flussi ACCADIMENTI PLURIMI
direzione artistica  Giulia Basel  Anno II  2013
presenta
FLORIAN TEATRO STABILE D'INNOVAZIONE
 
LE STANZE DI CECHOV
tre atti unici di Anton Cechov "Il tabacco Fa male", "La domanda di matrimonio" e "L'Orso"
con Umberto Marchesani   Emanuela D'Agostino  Andrea Di Bella  Oscar Strizzi
scene e costumi Giulia Basel
luci e fonica Renato Barattucci
organizzazione Ilaria Palmisano
regia Umberto Marchesani
venerdì 17 maggio ore 21
sabato 18 maggio ore 21
domenica 19 maggio ore 18

FLORIAN ESPACE




SOGNO DANNUNZIANO

una produzione FLORIAN TEATRO STABILE D'INNOVAZIONE

 

testi Gabriele D'Annunzio

drammaturgia Giulia Basel

regia Gian Marco Montesano

 

con Massimo Vellaccio

Anna Paola Vellaccio

Giulia Basel

Umberto Marchesani

Emanuela D'Agostino

Monica Ciarcelluti

Irida Mero

 

al pianoforte Silvio Feliciani

 

danzatrici Irene Placidi

Ilaria Sacchetta

 

scena e costumi Giulia Basel

istallazioni coreografiche Anouscka Brodacz

immagini in tempo reale Fabio Sanvitale

elaborazioni videoarte Diego Zuelli

luci Tibo Gilbert

musiche di L.W. Beethoven E. Satie F.P. Tosti

 

Lo spettacolo, che Giulia Basel ha ideato e di cui ha curato la drammaturgia, per la direzione di un regista-artista come Gian Marco Montesano, mette in scena personaggi, parole di prosa e di poesia di Gabriele D'Annunzio. E' un D’Annunzio notturno, attraversato dai motivi della confessione e della memoria,  il filo conduttore dello spettacolo, affidato all'interpretazione di Massimo Vellaccio che ci guida, in risonanza con il pianoforte di Silvio Feliciani, in un percorso sospeso tra le incursioni drammatiche, liriche (con alcune delle più belle poesie dannunziane) e coreografiche, moltiplicate dalle elaborazioni in immagine, degli altri interpreti; a partire da un’attrice del talento di Anna Paola Vellaccio, che proprio quest’anno ha vissuto una stagione di straordinari consensi, e dalla stessa Giulia Basel; con loro un cast di attori di livello da Umberto Marchesani a Emanuela D’Agostino, da Monica Ciarcelluti a Irida Mero. Le installazioni coreografiche di Anouska Brodacz  sono danzate dalle intense Ilaria Sacchetta ed Irene Placidi; le immagini realizzate da Fabio Sanvitale in tempo reale si alternano alle elaborazioni di video-arte di Diego Zuelli. "...Fortissima e persistente figura della cultura europea e non solo, D'Annunzio, il Poeta Soldato, l'Esteta Armato, si colloca oltre la poesia scritta, travalica lo stesso Teatro facendosi interprete della crisi, di quel mutamento che, in Europa, inaugura la Modernità..."



la stagione 2008/2009
la stagione 2008/2009

FLORIAN ESPACE

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